Paola Costantini
Paola Costantini
Paola Costantini
Scrivo per dare voce, o almeno una parvenza di esistenza, alle mie idee. Scrivo perché non sempre i discorsi vengono capiti. Le frasi scritte, invece, nate dai pensieri più disparati e marchiate dall’inchiostro di una penna, loro si che sono chiare. Loro si che vengono ascoltate. Loro si che vengono comprese.
Amo scrivere perché la scrittura è la mia forza, la mia carezza a chi mi vuole bene, la mia spada sguainata contro chi mi ferisce o, peggio ancora, mi ostenta indifferenza.
Amo scrivere perché quando racconto una storia non è per estraniarmi dalla realtà o per fuggire per chissà quali lidi. Scrivo per mettermi in contatto con altri mondi, quelli che scaturiscono dalla mia mente e dove incontro altri esseri con i quali confrontarmi, anche se sono personaggi inventati e, per la maggior parte, strampalati.
“Ogni lettore, quando legge, legge se stesso”
Marcel Proust
Si scrive in solitudine ma non si scrive solo per se stessi. Si scrive anche e soprattutto per gli altri. Scrivere è un atto di generosità. È un donarsi interamente all’altro creando le situazioni più strane, le più banali. Chissà, magari si riesce a strappare un sorriso ad un viso stanco, si risolleva l’umore tetro di qualcuno, oppure si ridà speranza a chi l’ha persa nei meandri di un vicolo buio. Le parole scritte hanno un potere immenso. Il potere di cambiare il corso di una giornata, di un minuto, di una vita. Perché scrivere è anche gioia. Gioia di conoscersi e abbracciarsi attraverso decine di righe scritte. Certo, non sempre è facile trovare un senso logico alle parole che si scrivono ma quando nascono da una grande passione regalano sempre un’emozione.
Mi piace scrivere perché tra le miriadi di parole che vivono su un foglio di carta bianca trovo l’armonia e la bellezza del nostro tempo, della natura che ci circonda, della nostra vita: raccontare di un paesaggio o di un tramonto significa non solo descrivere un’immagine ma narrare l’emozione che quell’immagine ti da.
Scrivere è un po’ come ascoltare: arricchisce l’animo ed è una fonte di ricchezza dalla quale attingere forza ed esperienza per la vita presente e futura. Perché scrivendo si può crescere e raggiungere la maturità che non sempre è così scontata. In un nostro seppur breve componimento si possono scoprire tante sfaccettature della nostra personalità.
Scrivere è un modo di fare chiarezza non solo in noi stessi, ma anche nel cuore e nella mente dell’altro.
Paola Costantini
Scrivo per dare voce, o almeno una parvenza di esistenza, alle mie idee. Scrivo perché non sempre i discorsi vengono capiti. Le frasi scritte, invece, nate dai pensieri più disparati e marchiate dall’inchiostro di una penna, loro si che sono chiare. Loro si che vengono ascoltate. Loro si che vengono comprese.
Amo scrivere perché la scrittura è la mia forza, la mia carezza a chi mi vuole bene, la mia spada sguainata contro chi mi ferisce o, peggio ancora, mi ostenta indifferenza.
Amo scrivere perché quando racconto una storia non è per estraniarmi dalla realtà o per fuggire per chissà quali lidi. Scrivo per mettermi in contatto con altri mondi, quelli che scaturiscono dalla mia mente e dove incontro altri esseri con i quali confrontarmi, anche se sono personaggi inventati e, per la maggior parte, strampalati.
“Ogni lettore, quando legge, legge se stesso”
Marcel Proust
Si scrive in solitudine ma non si scrive solo per se stessi. Si scrive anche e soprattutto per gli altri. Scrivere è un atto di generosità. È un donarsi interamente all’altro creando le situazioni più strane, le più banali. Chissà, magari si riesce a strappare un sorriso ad un viso stanco, si risolleva l’umore tetro di qualcuno, oppure si ridà speranza a chi l’ha persa nei meandri di un vicolo buio. Le parole scritte hanno un potere immenso. Il potere di cambiare il corso di una giornata, di un minuto, di una vita. Perché scrivere è anche gioia. Gioia di conoscersi e abbracciarsi attraverso decine di righe scritte. Certo, non sempre è facile trovare un senso logico alle parole che si scrivono ma quando nascono da una grande passione regalano sempre un’emozione.
Mi piace scrivere perché tra le miriadi di parole che vivono su un foglio di carta bianca trovo l’armonia e la bellezza del nostro tempo, della natura che ci circonda, della nostra vita: raccontare di un paesaggio o di un tramonto significa non solo descrivere un’immagine ma narrare l’emozione che quell’immagine ti da.
Scrivere è un po’ come ascoltare: arricchisce l’animo ed è una fonte di ricchezza dalla quale attingere forza ed esperienza per la vita presente e futura. Perché scrivendo si può crescere e raggiungere la maturità che non sempre è così scontata. In un nostro seppur breve componimento si possono scoprire tante sfaccettature della nostra personalità.
Scrivere è un modo di fare chiarezza non solo in noi stessi, ma anche nel cuore e nella mente dell’altro.
Paola Costantini